Cima Balmenhorn, Monte Rosa, 25 Agosto 2020

Guardami adesso – Un’impresa di (RI)SALITA

Delegazione FFC Ricerca di Genova

Valeria Lusztig, Ilaria Pietropaolo

CHI LA ORGANIZZA

25 Agosto 2020

QUANDO

Cima Balmenhorn, Monte Rosa

DOVE

Guardami adesso – Un’impresa di (RI)SALITA

Immaginate di arrivare su una cima a 4.000 metri, di aver guadagnato un passo dopo l’altro la vetta, con fatica e allenamento. Siete lì, posate lo zaino, vi godete il panorama. E respirate. Ora immaginate di essere una persona con fibrosi cistica che, dopo tanta sofferenza, arriva lassù, con dei polmoni nuovi dopo aver affrontato un trapianto. Qual è il valore di quel respiro?

Valeria Lusztig, 45 anni a settembre, è nata con la fibrosi cistica e nel 2017 ha affrontato un trapianto bipolmonare. È lei stessa a raccontare la genesi del progetto e il perché del nome: «Guardami adesso è volutamente arrogante: sa di rivalsa, di riscatto. Sa di una testa che finalmente si alza, per poter respirare, per aver fiato di rispondere a quella domanda: cosa ti è successo? In quel titolo c’è il peso di tutti gli sguardi che ho finto di ignorare, affrontato, sopportato, quando tossivo, respiravo a fatica, e per farlo, giravo con uno stroller, una bombola di ossigeno portatile piuttosto ingombrante e rumorosa. In quel “guardami adesso” c’è, fortissimo: guarda da dove arrivo. Guarda che la battaglia più importante, in certi giorni, è stata andare dal letto al bagno, e non solo la conquista di una vetta che oggi mi permetto di provare».

Valeria non sarà sola nell’impresa di raggiungere 4.000 metri: ci ha lavorato con una donna, Ilaria Pietropaolo, che nel suo percorso di vita ha dovuto attraversare un altro abisso profondo e problemi (anche) respiratori, prima di poter emergere e risalire, letteralmente, fino al Monte Bianco. Ilaria, di cui i media si sono occupati in passato, ha affrontato l’ascesa del Re delle Alpi a seguito dell’infausto esito di una rara sindrome che colpisce le gravidanze gemellari: non solo perse le piccole Alice e Federica, ma un attacco cardiaco la costrinse ad essere trasferita in un altro ospedale per uscire dalla rianimazione solo giorni dopo. Mentre respirava con la maschera per la ventilazione e lentamente si riprendeva, pensava solo a “Se esco viva da qui voglio andare in montagna… voglio rivedere la neve che dona bellezza ad ogni cosa sopra la quale si posa e respirare senza questo maledetto aggeggio!”. Quando Valeria lesse la storia, si mise in contatto con Ilaria e nacque un progetto e una grande amicizia.

Il programma infatti prevedeva di raggiungere tra il 2 e il 4 agosto la cima del Gran Paradiso, ma il meteo avverso ha reso necessario rivedere il programma. Senza annunciare le date, per scaramanzia, in due giorni di viaggio, respiro dopo respiro, Valeria Lusztig, 45 anni malata di fibrosi cistica ha raggiunto lunedì 25 agosto cima Balmenhorn, nota anche come Cristo delle Vette, a 4.167 metri di altitudine, sul Monte Rosa.

«È stata una salita sofferta, ma è andata bene e siamo molto felici di avercela fatta. Da questa meravigliosa vetta vogliamo rivolgere un appello di speranza a tutti coloro che stanno soffrendo in un letto, perché come noi ritrovino la speranza: alzatevi, lottate, provateci e provateci ancora» dichiara Valeria.

La preparazione e l’impresa sono state affrontate con rigore e serietà, sotto l’egida dei medici e di una guida alpina esperta, che le ha affiancate per tutta la durata del percorso e del precedente allenamento.

Valeria e Ilaria hanno avviato una raccolta fondi a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica su Facebook, che ad oggi ha raccolto oltre 2.000 euro e a cui è ancora possibile contribuire. L’intero ricavato sarà versato direttamente a FFC.

L’iniziativa è stata possibile anche grazie al sostegno della Delegazione FFC di Genova, guidata da Sandra Garau.