Giovanni è tre volte padre. Nel 2001 suo figlio Andrea, all’età di 15 anni, perde la battaglia contro la fibrosi cistica, ma i suoi genitori, impegnati nell’associazionismo dal 1987, non si danno per vinti. «Morto Andrea non è finito tutto – dice Giovanni. Ci sono altri bambini malati di fibrosi cistica e questa malattia va sconfitta. Anche se siamo soli a lottare. Non ho mai pensato minimamente di smettere di farlo, né prima, né tanto di più dopo».
I coniugi Goldin iniziano a collaborare con la Fondazione nel 2006, dopo che a Giovanni capita di leggere in un settimanale un articolo su Matteo Marzotto (allora vicepresidente FFC). Chiama la sede di Verona e poi partecipa al raduno annuale dei volontari; essendosi trovato bene e avendo portato a casa una bella impressione dell’operato della Fondazione, inizia a darsi da fare come volontario. Presto forma un gruppo di sostegno e poi decide d’istituirsi delegazione, anche se Bellinzago è un territorio difficile: «siamo io e mia moglie Lorena.